TENDINITE ACHILLEA
Il tendine di Achille è una combinazione di tendini
dei muscoli gastrocnemio e soleo collegandoli alla parte posteriore del
tallone; è il più grande e robusto tendine del corpo umano ed è avvolto da una
guaina (peritenonio) che lo protegge e lo nutre. La tendinopatia inserzionale dell'achilleo è un processo infiammatorio
che colpisce il punto in cui si attacca al calcagno e coinvolge la guaina che
avvolge il tendine, molto dolorosa sia in fase acuta che cronica. Successivamente
si parla di tendinosi, cioè quando si instaurano nel contesto del tendine delle
alterazioni degenerative che conseguono a micro traumatismi cronici e che,
indebolendo progressivamente il tendine, possono condurre alla sua rottura. Questa
patologia colpisce soprattutto gli sportivi di sesso maschile, in particolare
giocatori di calcio, basket, pallavolo,
corridori, saltatori; i principali fattori predisponenti sono: insufficiente
allenamento, stretching inadeguato, ripresa dell’attività sportiva troppo
precocemente dopo un periodo di fermo, cambiamento del terreno di allenamenti,
rapido incremento dell’intensità della pratica sportiva, calzature non idonee. Si
presenta al mattino con gonfiore, dolore e rigidità lungo il tendine d’Achille o
posteriormente al tallone e tende a peggiorare con l’attività o salendo le
scale; a lungo andare tende a peggiorare anche senza attività. Per chi non
pratica sport le cause possono essere: età avanzata, diabete, gotta, lupus
eritematoso sistemico, artrite reumatoide, uso eccessivo di antibiotici o statine,
sovrappeso, oppure problematiche legate all’appoggio podalico (piede piatto, piede
cavo, piede iper-pronato o iper-supinato). La diagnosi viene confermata con una RX; il trattamento è di tipo conservativo
e prevede riposo, ghiaccio, rialzi per il tallone e un trattamento
fisioterapico con terapie fisiche come: Tecar, Laser, Magneto, Crioterapia, Ultrasuoni,
Taping, Stretching. Successivamente è utile fare un Esame Posturale per poter individuare le cause meccaniche infiammatorie, poi per poterle correggere è necessario l'uso dei Plantari;
questi ausili sono utili per modificare e riequilibrare la distribuzione del carico sugli arti inferiori durante la fase di appoggio del piede, ridandogli nuovamente la sua
normale funzione fisiologica e morfologica.