PIEDE PIATTO
Il piede piatto è un'alterazione di tipo
morfologico del
piede caratterizzata dal valgismo del retro-piede e da una riduzione
dell'arco plantare; alla nascita tutti i bambini fino a 3
anni circa presentano un piede piatto, detto piede piatto fisiologico, questo è
costituito in prevalenza da grasso sottocutaneo con una fisiologica
deviazione del calcagno verso l'esterno, con una muscolatura ancora
debole e una lassità legamentosa; tutto questo fa sì che il bambino
acquisisca maggiore
propriocettività, avendo una maggiore superficie d'appoggio. Dopo i 4
anni, con l’aumento del carico al quale i piedi sono sottoposti e al
progressivo aumento degli stimoli propriocettivi, si determina la
normale crescita del piede con l’inizio della formazione dell’arco
plantare; poi a 5/6 anni, compare un progressivo assetto del retro-piede
che si sposta verso l'interno con un ulteriore sviluppo dell’arco
plantare. Spesso anche dopo i 6 anni lo sviluppo dell’arco plantare è lento o assente, quindi in questi casi è
opportuno
stimolare la sua maturazione, altrimenti il piede piatto persisterà per
tutti gli anni successivi, anche in età adulta, generando poi delle
alterazioni e problematiche anche in altri distretti corporei (bacino, ginocchia, caviglia, colonna vertebrale, spalle), con la comparsa di perdita di equilibrio e affaticamento a
mantenere la stazione eretta e/o camminare. In genere la sintomatologia del
piede piatto si presenta con la comparsa di dolore ai piedi, poi si estende
fino al collo piede, al
polpaccio e alla schiena. Il piede piatto in base alla sua gravità viene distinto in 3 stadi: 1°grado
(lieve), 2°grado (grave), 3°grado (molto grave), esiste anche un 4°grado, sta ad indicare che bisogna intervenire chirurgicamente. Per poter affrontare e
correggere tali problematiche è utile fare un Esame Posturale e
successivamente fare
uso dei Plantari,
questi correggono la distribuzione del carico corporeo
durante la fase di appoggio dei piedi, esercitando una stimolazione
neuromuscolare continua, tipo un massaggio riflessogeno, che
verticalmente parte dai piedi e investe le catene muscolari di tutto il
corpo. In alcuni casi in presenza di infiammazione e
dolore acuto, prima
di
passare all’uso dei Plantari è consigliato un programma Fisioterapico
personalizzato che può includere trattamenti con elettromedicali tipo:
Tecar, Ipertermia, Laser, Magneto,
Crioterapia, Ultrasuoni, Scenar, Taping, etc.