PARALISI DI BELL
La paralisi di Bell è detta anche paresi facciale o paresi da freddo, ma in
realtà la causa è virale non è il freddo (solo perché l’herpes virus si attiva
con gli sbalzi termici), consiste in un danno reversibile oppure permanente a
carico del nervo facciale, il quale non ha origine dal midollo spinale ma direttamente
dal tronco encefalico. Si presenta con un’alterata motilità
dei muscoli del viso e impossibilità nel controllarli, la fase più acuta si
manifesta entro 48 ore dall’inizio dell’episodio. In genere è coinvolta solo
una metà del viso, quella innervata dal nervo colpito con evidenti problemi
funzionali a carico dell’occhio, del naso e della fonazione (capacità di
articolare la parola). I sintomi caratteristici sono: il viso che tende ad
essere spostato completamente da un lato, l’occhio lacrima e il labbro perde i
liquidi appena si cerca di bere con un bicchiere. Per definizione la paresi
facciale è il risultato di una lesione del neurone periferico, questa lesione può
essere localizzata in qualsiasi punto del suo tragitto, dal nucleo fino alla
giunzione neuromuscolare e può essere totale o parziale. In genere come terapia
ci sono varie strade da percorrere, in relazione alla causa: se è di origine infiammatoria
si tratta con cortisonici; se è di origine virale si tratta con antivirali; se è in conseguenza a lesioni traumatiche, si interviene chirurgicamente apportando modifiche
per ridurre l’impatto e il trauma al nervo. Come primo intervento si usano farmaci cortisonici e antinfiammatori, dopo circa 8/10 giorni si inizia con un percorso riabilitativo che include tecniche e metodiche specifiche di riabilitazione neurologica (stimolazione, facilitazione e riabilitazione neuro-muscolare, basate
sull'attivazione o riattivazione dei propriocettori), il metodo più
usato e funzionale in queste circostanze è il “metodo Kabat”. Spesso si associano anche trattamenti che includono massaggio,
per tonificare la muscolatura e la Laserterapia per ridurre l’infiammazione
e accelerare il recupero. Va detto che il recupero può essere lungo e i tempi non sono preventivabili, variano da caso a caso, quindi il numero delle
sedute viene stabilito in funzione del recupero e della gravità del problema,
in genere circa 2/3 mesi.