MORBO DEPUYTREN

Il morbo di Depuytren è una patologia a carico della mano, è caratterizzata da un ispessimento, dovuto al deposito di fibre di collagene e dalla successiva retrazione dell’aponeurosi palmare, la fascia fibrosa che ricopre e avvolge i muscoli del palmo della mano, con una conseguenziale flessione permanente (totale o parziale), di una o più dita della mano. In Italia questa patologia colpisce circa il 25% della popolazione, con una frequenza maggiore per il sesso maschile over i 50 e gli anziani; nel 55% dei casi si presenta bilateralmente e le dita che vengono maggiormente colpite sono l’anulare (63%), mignolo (53%), medio (23%), indice (5%) e pollice (3%). Si ritiene che l’alcol favorisca la comparsa della patologia, per gli effetti che esso ha sulla circolazione locale e per i danni che provoca a livello di tessuto adiposo con conseguenti reazioni di tipo fibrotico e alterazioni della produzione locale di prostaglandine; è molto frequente anche nei pz. con diabete ed epilessia, essendo costretti ad assumere specifici farmaci. Questa patologia all’inizio si manifesta con la comparsa di noduli nel palmo della mano, che spesso vengono scambiati per callosità, poi gradualmente proseguono lungo le dita costringendole a piegarsi prima alla base del dito e poi in modo progressivo, infine si piegano anche le articolazioni che stanno a metà del dito. Purtroppo per questa patologia la terapia conservativa e fisioterapica non da molti risultati, bisogna ricorrere all’intervento chirurgico per ripristinare le funzionalità della mano; successivamente si passa all’uso di un tutore e al trattamento fisioterapico con apparecchiature elettromedicali tipo: Tecar, Laser, Ultrasuoni, Crioterapia, Magneto, associando anche alcuni esercizi di allungamento muscolo-tendinei.