MAGNETOTERAPIA
L’apparecchiatura per
uso terapeutico chiamata Magneto è costituita da un solenoide, cioè un avvolgimento elettrico di forma circolare percorso
dalla corrente, all’interno del quale si genera un campo elettromagnetico con frequenze
variabili. Le frequenze utilizzate dipendono dalla
problematica che si presenta, quelle basse stimolano l’attività
biologica dei tessuti, mentre le alte hanno un effetto analgesico. In genere la magnetoterapia è utilizzata in caso di dolori muscolari,
contusioni, distorsioni, osteoporosi, artrosi, artrite, ernie al disco, ulcere
da decubito, edema, morbo di Sudek, ma
soprattutto in caso di fratture
che faticano a rinsaldarsi, stimolando
la formazione di nuovo tessuto osseo. Tutte le cellule del nostro corpo presentano
una carica elettrica, purtroppo in caso di patologie e disturbi di vario tipo
questa carica diminuisce, quindi gli
impulsi elettromagnetici aiutano a ripolarizzare la membrana cellulare,
ripristinandone il suo fisiologico funzionamento. Le onde utilizzate nella magnetoterapia
sono del tipo non-ionizzanti e
non invasive, quindi non vengono assorbite dagli organi o dai tessuti; però
sono controindicate in presenza
di pacemaker o altri dispositivi simili,
protesi di metallo, malattie
cardiache, tumori, patologie tiroidee, in gravidanza e
in allattamento. I benefici
della magnetoterapia si hanno solo se la si esegue per un periodo di tempo
prolungato, di solito tra i 15 e 30 giorni, con sedute giornaliere da 1 a 2 ore
(con le apparecchiature professionali circa 30 minuti). I trattamenti con la
magneto spesso non sono sufficienti,
come unica cura risolutiva, ma sono solo utili come coadiuvante nel processo
di guarigione, quindi a questa si associano anche trattamenti con altre apparecchiature
elettromedicali come: Tecar, Ipertermia, Crioterapia, Ultrasuoni, Radar,
Scenar, Ionoforesi, Tens, Diadinamiche, Taping, etc.
Spesso nei casi in cui il pz. non può recarsi in
uno studio fisioterapico per i trattamenti, perché è immobilizzato (allettato o carrozzato), si opta per l’uso (in fitto) di apparecchiature
per magnetoterapia domiciliari,
ovviamente queste sono efficaci ma non al 100% come quelle da studio, però sono utili
come primo intervento.