DITO A SCATTO

Questa patologia che colpisce più frequentemente il 1°o il 3°o il 4° dito della mano è detto anche Morbo di Notta, in effetti si tratta di una tenosinovite stenosante che comporta una difficoltà ad estendere il dito, il quale rimane bloccato in flessione, costringendo il pz. ad estendere il dito con l’altra mano; nel fare questo movimento si avverte uno scatto doloroso spesso anche in una zona più distale, in corrispondenza dell’articolazione interfalangea prossimale o distale. Questa sindrome di solito si presenta in un’età compresa tra 40-60 anni, coinvolgendo i tendini flessori delle dita della mano e i corrispettivi canali digitali, i quali sono rinforzati da strutture inestensibili denominate guaine/pulegge; nel tempo in questi canali si sviluppa una zona di rigonfiamento e ispessimento detta nodulo, quindi ogni volta che il dito viene flesso o esteso si crea un’ulteriore irritazione con infiammazione che col passar del tempo da origine ad una stenosi della guaina. Nella fase iniziale il problema si presenta al risveglio mattutino, successivamente, gli episodi diventano sempre più frequenti durante la giornata. In primis è utile fare un’ecografia per poter quantificare la gravità e identificare la causa, con una valutazione statica e dinamica del dito; in secondo momento si passa ad un trattamento di tipo fisioterapico che prevede alcune sedute con elettromedicali tipo: Tecar, Laser, Magneto, Ipertermia, Ultrasuoni, Crioterapia, Massoterapia, etc.